La caduta dei capelli è un fenomeno del tutto fisiologico che può verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno. Si dice che i capelli cadano soprattutto nel periodo autunnale. È vero, ma esiste una spiegazione di quanto accade. Ma quando preoccuparsi per davvero?
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ToggleBisogna entrare in stato di allarme quando una perdita copiosa di capelli non solo non è stagionale, ma quando diventa costante nel tempo.
In tal caso, il problema diventa estetico e si fa sentire come grave sia per gli uomini sia per le donne. È capire, quindi, cosa fare per prevenire la caduta dei capelli e salvaguardare la salute.
Da cosa è causata la perdita dei capelli
La caduta dei capelli è naturale, perché essi sono sottoposti a un ciclo vitale che li fa “nascere” e “morire”. I capelli neonati attraversano una fase di crescita che dura fino ai sei anni e poi si assestano. Le fasi di crescita sono tre e quella finale, detta fase telogen, è una fase di riposo, durante la quale il capello è debole e soggetto alla caduta.
Lo stato di debolezza rende il capello più predisposto a cadere sotto la spinta di fattori esterni. In autunno, la caduta dei capelli è più abbondante, ma ciò dipende dal fatto che l’estate sottopone la chioma a molto stress. Si tratta dell’azione delle radiazioni solari, del veneto, della sabbia e della salsedine. Trascorse le prime settimane dell’autunno, la situazione torna alla normalità.
Quando bisogna preoccuparsi seriamente per la caduta dei capelli? È fisiologico perdere dai 50 ai 100 capelli al giorno. Se ci si accorge di una perdita maggiore, allora vuol dire che c’è qualcosa che non va. Infatti, esistono numerose ragioni che spiegano una maggiore debolezza dei capelli:
- patologie dei capelli e di altro genere (disfunzioni della tiroide, vitiligine, diabete);
- disturbi alimentari;
- carenze alimentari (zinco, ferro, vitamine);
- squilibri ormonali;
- prodotti per capelli aggressivi;
- stress e inquinamento ambientale;
- ereditarietà.
Caduta dei capelli: prevenzione
Come spesso accade soprattutto negli uomini, la perdita dei capelli precoce è un fattore ereditario, legato alla predisposizione genetica. È il caso dell’alopecia androgenetica (più nota come calvizie), patologia che colpisce l’80% della popolazione maschile e solo il 40% della popolazione femminile. Nelle donne, talvolta sono le variazioni ormonali a causare uno stato alterato della salute dei capelli e, quindi, a determinarne una caduta più massiccia.
L’aggressività dei fattori esterni, come già spiegato, incide non poco: bisogna saper individuare lo shampoo e i prodotti per capelli che fanno al caso proprio. Non si possono affatto trascurare né l’alimentazione né lo stress anche dovuto a fattori ambientali. In altre parole, i capelli sono un po’ come la pelle: tendono a essere reattivi.
Ragion per cui, per prevenirne la caduta bisogna prima di tutto adottare uno stile alimentare adeguato. Esso deve far assimilare all’organismo sali minerali e vitamine importanti per tutto l’organismo, quindi anche per i capelli. Se viene appurata una carenza, allora si può anche assumere degli integratori, anche specifici.
Agire a livello estetico è a suo modo importante. In primo luogo, vanno evitati gli shock tanto meccanici quanto termici: è necessario spazzolare con delicatezza, evitare prodotti chimici aggressivi per lavaggio e styling, evitare anche di utilizzare spesso la piastra lisciante.
Un’abitudine che può dare buoni risultati è massaggiare con frequenza il cuoio capelluto. Per il massaggio, vanno bene oli leggeri e ricchi di vitamina E, come ad esempio l’olio di mandorle dolci, l’olio di cocco, l’olio di jojoba e l’olio di ricino. Gli oli sono ottimi per nutrire il cuoio capelluto e il massaggio stimola la circolazione, nonché l’attività dei follicoli.
Quando la situazione diventa particolarmente grave, è comunque necessario richiedere anche un consulto medico, così da appurare subito cosa c’è all’origine di una caduta di capelli abbondante, ma in apparenza ingiustificata.